L’AUTOSTIMA PER MANTENERE LA CALMA
- Accademia del Benessere
- 4 ott
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L’autostima ci può servire per mantenere la calma?
Mi è capitato in questi anni, come formatrice, di tenere diversi corsi sull’autostima, riscontrando da parte delle persone un po’ di confusione sull’argomento.
Molti pensano che l’autostima sia soltanto “avere fiducia in sé stessi”. In realtà è molto di più: è la percezione profonda a 360° del proprio valore, indipendentemente dalle circostanze o dal giudizio degli altri. Ed è proprio questa consapevolezza che ci aiuta a rimanere equilibrati e lucidi anche quando ci troviamo davanti a situazioni difficili.
Quando ci sentiamo messi alla prova in una situazione stressante ci chiediamo: “Perché alcuni riescono a mantenere la calma, mentre io vengo travolto dall’ansia o dalla rabbia?” La risposta, spesso, ha a che fare con l’autostima.
Autostima e calma: qual è il legame?
Immagina di dover parlare davanti a un pubblico. Se la tua autostima è fragile, la mente si riempirà di pensieri del tipo: “E se sbaglio? E se mi giudicano? Non sono all’altezza.” Questi pensieri alimentano ansia e agitazione.
Se invece possiedi una buona autostima, sarai più incline a pensare: “Posso farcela. Non devo essere perfetto, ma preparato. Se commetto un errore, lo gestirò.” Ecco che la calma diventa accessibile, perché non sei in balia del giudizio esterno, ma ti affidi alla fiducia interiore.
Perché senza autostima la calma vacilla.
Paura del giudizio: chi ha bassa autostima tende a sentirsi costantemente sotto osservazione, e questo amplifica stress e nervosismo.
Bisogno di controllo: senza fiducia in sé, ogni imprevisto sembra una minaccia da cui difendersi.
Difficoltà a governare le emozioni: quando non ci si percepisce abbastanza forti, le emozioni prendono il sopravvento.
La buona notizia è che autostima e calma possono essere allenate.
Alcuni strumenti pratici:
Autoconsapevolezza: impara a riconoscere i tuoi punti di forza, non solo i tuoi limiti. Scrivili, tienili a mente.
Accetta di essere imperfetto: la calma nasce quando smetti di pretendere da te stesso il controllo totale.
Dialogo interiore positivo: sostituisci il “Non ce la faccio” con il “Posso imparare, passo dopo passo”.
Esperienze progressive: affronta le situazioni che ti mettono alla prova un passo alla volta, così alleni sia la fiducia che la calma.
Respirazione e pause: tecniche semplici di mindfulness o respirazione profonda ti aiutano a riportare equilibrio corpo-mente nei momenti critici.
In azienda:
Immaginiamo un leader in azienda. Se ha bassa autostima, ogni errore del suo team lo vive come un fallimento personale: si agita, alza la voce, perde lucidità. Un leader con solida autostima, invece, sa distinguere il proprio valore dall’errore: resta calmo, cerca soluzioni e motiva il gruppo.
La differenza non sta soltanto nelle competenze tecniche, ma nella sicurezza interiore che permette di affrontare la realtà con stabilità emotiva.
L’autostima non elimina lo stress né impedisce che le difficoltà arrivino. Ma fa la differenza nel modo in cui reagiamo. Chi ha fiducia in sé stesso e possiede una buona autostima, affronta i problemi con più calma, prende decisioni lucide, mantiene relazioni più sane.
Quindi il primo passo non è soltanto governare le proprie emozioni, che è importante… ma imparare ad avere fiducia nelle tue possibilità.
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