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Quali sono le caratteristiche di un collaboratore "camaleonte"?

Immagine del redattore: Accademia del BenessereAccademia del Benessere


Quante volte, caro imprenditore, ti sarà capitato di avere clienti che si lamentano per ritardi nelle consegne, oppure quante volte hai assegnato un obiettivo a un gruppo di lavoro e non è stato raggiunto, anche se pensavi di avere calcolato bene i tempi?


Forse non hai mai saputo di avere in azienda un Camaleonte che si mimetizza e

che vive e vegeta alle spalle dei colleghi.

Questo personaggio ha una grande dote naturale: è invisibile.

I suoi colleghi, dopo essersi più volte lamentati con lui/lei, e anche con te più volte, non avendo ottenuto riscontro, si sono rassegnati a fare anche il suo lavoro, finendo con l'essere costantemente sotto pressione e commettendo errori.


E tu, caro Imprenditore, non avendo prove certe, te la sei presa con i colleghi del Camaleonte, dando solo a loro la responsabilità delle inefficienze?


Il camaleonte invece vive sereno, sostenendo di essere strapieno di lavoro e rispondendo sbrigativamente quando qualcuno gli chiede una mano, con la classica frase: "Non posso, adesso ho da fare".


Il Camaleonte è cagionevole di salute, si ammala spesso, per riprendersi da un raffreddore ha bisogno di molto riposo.

È capitato che nei giorni in cui era molto ammalato, qualcuno l’abbia intravisto nei boschi in cerca di funghi, o a pesca, ma nessuno è certo.


Succede spesso che il personaggio in questione abbia necessità di un po’ di tempo prima di cominciare a lavorare al mattino, qualche caffè, una sigaretta, uno scambio di chiacchiere con i colleghi, un po’ di messaggi agli amici, una mezz’oretta di presenza sui social…


Ecco allora come fare per scovare i Camaleonti


Prenditi il tempo, mettiti calmo e chiamalo, chiedigli di elencare davanti a te, scrivendoli, tutti i compiti che svolge, le cose che fa in una giornata o se preferisci in una settimana.

Poi, partendo dalla prima, domandagli quanto tempo lo occupa ogni singola cosa, sii molto chiaro e fermo.


Tenterà di ingigantire i tempi, ma vedrai che sommando tutto, difficilmente arriverà alle 4-5 ore di attività.


Ti dirà che lo interrompono sempre, che corre da tutte le parti per risolvere i problemi degli altri, che deve sempre fare tutto lui, all’ultimo minuto e cose di questo tipo.


A questo punto se lo osservi vedrai che si altera, fino a diventare impetuoso e critico.


Quindi chiedigli in modo secco e diretto: “Cosa fai nel resto del tempo?”


Al suo imbarazzo dovrai assegnargli compiti ben definiti con scadenze precise, che possano alleggerire i colleghi sovraccarichi, con la tua verifica costante nelle successive settimane, e devi farlo davvero, è tempo ben speso!


Forse farai il suo bene, altrimenti se ne andrà a fare il Camaleonte altrove.


Comunque sappi che i Camaleonti sono un po’ dappertutto, sia nelle aziende grandi, dove si nascondono meglio, ma anche in quelle piccole trovano il modo di sopravvivere alle tue spalle e a quelle degli altri.


Cosa fare per prevenire queste situazioni e questi comportamenti?


3 cose ad esempio:

  1. Lavorare per Obiettivi condividendoli con i tuoi collaboratori e incentivandoli a raggiungerli.

  2. Creare processi di delega e responsabilizzare le persone meritevoli

  3. Fare un lavoro di squadra e compattare il gruppo di lavoro


Grazie per la tua attenzione,

una domanda: a te è capitato di avere un Camaleonte nella tua realtà, o ne hai ancora uno?


Ci sono molte cose che puoi fare per risolvere questo problema!


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