In questo tempo che stiamo vivendo, pieno di paura e di incertezza per il domani che verrà, in questo pianeta invaso da un nemico invisibile che contamina e uccide,
in silenzio, si può parlare di contaminazione positiva?
Certo possiamo porci delle domande:
quanto potere abbiamo, noi singoli esseri umani spaventati dal tempo in cui viviamo?
E, che tipo di potere abbiamo?
Forse nessuno o forse infinito.
Se pensiamo alle forze che decidono oltre la nostra immaginazione, nessuno;
infinito se la nostra forza, i nostri valori e soprattutto il nostro impegno e il nostro ingegno
li adoperiamo nelle azioni che facciamo, nelle nostre giornate, senza sosta.
Di fronte alle nostre domande, alle nostre incertezze e ai lamenti continui dei rassegnati, potrebbe essere adottabile un piccolo potere:
la contaminazione positiva, appunto.
Contaminare di positività, di oggettività, di concretezza, di impegno, di lucidità,
di concentrazione, di sforzo, di speranze e di vittorie, sapendo che nulla nasce dal nulla.
L’hanno fatto altri prima di noi, hanno superato molti ostacoli i nostri antenati,
anche di recente.
Guardando la storia impariamo il futuro, o meglio impariamo a costruire, costantemente, incessantemente, il NOSTRO FUTURO.
Questo è parte di ciò che fa la FORMAZIONE, ogni giorno, in ogni corso, in ogni incontro con le persone, in un cerchio piccolo sì, contaminando gli altri di positività e di rinnovata visione.
E poi capisci che questo piccolo potere serve, aiuta, dona forza e consapevolezza
alle persone, nella professione e nella vita di ogni giorno, ed è lì che possiamo tutti,
fare la differenza.
Contaminando.
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