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  • Immagine del redattoreAccademia del Benessere

Riuscire ad apprezzare il futuro che ci attende

“Si aprono i fiori all’alba, non sanno nulla dell’autunno”

Junikiro Kanizaki


Qualche tempo fa, per caso, mi capita di leggere un articolo su Repubblica e mi colpisce una citazione del giornalista, appunto la poesia del giapponese Kanizaki.

Una riflessione sul Futuro, sul nostro modo di percepirlo.


Quasi ogni mattina, dalle finestre della mia casa, vedo salire l’alba; è sempre uno spettacolo magico, ogni volta. In autunno poi, quando la nebbia ammanta i campi, la luce nasce dal freddo e arriva chiara e trasparente a superare la bruma e a illuminare la giornata ancora tutta da vivere, tutta da scrivere: il futuro.


Sono convinta che siamo noi a determinare il nostro FUTURO, con la nostra immaginazione guidiamo noi stessi verso le nostre scelte, con la nostra visione tracciamo la rotta per il domani che verrà, con la nostra esperienza teniamo vivi

i “sabotatori” che abitano nella nostra anima e ci fermano nutrendosi delle nostre stesse paure, (le nostre idee autolimitanti).


Agrodolce ora l’idea di futuro, le notizie, che il mondo ci fa avere attraverso i media non sono per nulla confortanti, non è sufficiente filtrarle, è faticoso essere positivi e fiduciosi, lottare per i propri principi, per il proprio benessere, quando intorno si disgregano i valori che ci hanno sostenuto per decenni.


Questa poesia di Kanizaki è piena di futuro, di luce e di speranza, una parola che sento poco in questi anni; risuonano altre parole, come recessione, crisi, sacrifici, default, senza voler sottolineare altre espressioni, come corruzione, inganno, sofferenza, lavoro che scarseggia per molti.


Il futuro visto dal presente con un paio di occhiali per immaginarlo, secondo il colore delle lenti ecco che cambia, diventa più felice o più malinconico, mentre i fiori continuano ad aprirsi, fiduciosi, all’alba… e se ne infischiano dell’autunno.


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