top of page
  • Immagine del redattoreAccademia del Benessere

Scegliere i collaboratori giusti nel ruolo giusto

È un’attività che solitamente gestisce il titolare dell’azienda e, in buona fede, pensa di farlo con la massima attenzione.

La scelta dei collaboratori è strategica e fondamentale per avere in azienda PERSONE COMPETENTI e ADATTE al ruolo che dovranno ricoprire, ma soprattutto capaci di interagire in modo efficace con il gruppo di lavoro in cui si inseriranno.


Tuttavia la realtà è diversa, si chiede “in giro” ad amici e conoscenti e si finisce per assumere persone che ci sono state segnalate da altri, più o meno onestamente.

Quindi avremo un collaboratore che è l’amico del cugino del cognato della sorella di un dipendente che lavora già in azienda…quando va bene.

A volte ci si mette proprio nei guai, assumendo persone che sono legate a nostri clienti o fornitori; nel caso, una volta confermati, non funzionassero, ci saremmo creati da soli il PROBLEMA, non possiamo fare nulla e abbiamo un collaboratore non adatto al suo ruolo che danneggia la produttività e il clima.

Oppure, peggio, si decide per quello che “costa meno”.


Sbagliare significa generare danni incalcolabili: danneggiare il clima, creare conflitti e provocare errori difficilmente rimediabili. Tantissimi soldi buttati.

Mentre inserire il candidato migliore fa crescere l’azienda, genera entusiasmo, aumenta la professionalità di tutti, per raggiungere gli obiettivi aziendali.


Selezionare è una professione.

È necessario analizzare bene le caratteristiche del candidato, verificare le competenze indicate nel curriculum, indagare la sua reale esperienza e valutare le qualità e le potenzialità dello stesso; inoltre è vitale considerare in quale ambiente andrà a inserirsi, con che persone dovrà interagire e cosa ci si aspetta da lui.

È bene attivare più passaggi di screening, per essere abbastanza certi di scegliere la persona giusta, abbastanza… perché gli esseri umani riservano sempre sorprese.


Poi, anche se la persona è quella giusta, ma viene gestita male:

buttata subito a fare il lavoro che ci si aspetta che debba saper fare, senza affiancarla, formarla, motivarla e senza obiettivi chiari e condivisi…ecco che allora diventa meglio assumere… l’amico del cugino del cognato della sorella…e sperare.


L’eccellenza che i mercati richiedono e pretendono dalle aziende passa attraverso l’eccellenza che le persone esprimono, ogni giorno nel loro lavoro e nei loro comportamenti; è una conquista, per nulla scontata!


UNO non vale UNO, vale il futuro dell’impresa.


90 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page